sabato 23 agosto 2008

Olimpiadi di Pechino: la sconfitta dei nostri quotidiani cartacei, il trionfo di Internet

I Giochi olimpici cinesi han tirato un brutto scherzetto ai quotidiani cartacei di casa nostra. Infatti, ci sono numerose finali che, a Pechino, vengono disputate quando in Italia sono le prime ore del mattino. Risultato: i quotidiani non possono riportarne notizia immediatamente. È quanto accaduto, per esempio, con l’italiano Schwazer, oro nella 50 km di marcia: i quotidiani nostrani lo esaltano con parecchie ore di ritardo. Invece, Internet ha dato a tutti e subito la lieta novella, in diretta e con i dettagli del caso. Lo stesso sta avvenendo con l’Argentina, fresca vincitrice della finale olimpica di calcio: vai online e sai tutto; vai in edicola e non puoi conoscere nulla.

È vero: c’è anche la tv, con le immagini in diretta. Così come la radio. Ma se vuoi leggere la notizia, anziché vederla o ascoltarla, e se intendi avere sotto gli occhi uno scritto su cui ragionare, Internet non ha avversari.

In questo senso, le Olimpiadi di Pechino segnano l’inizio di un’era, come non era avvenuto a quelle del 2004, quando le potenzialità di Internet non erano ancora state colte appieno dagli utenti. C’è chi mi potrebbe rispondere: ma i quotidiani - durante queste Olimpiadi - han venduto tanto. Sì, e ci mancherebbe che non fosse. Però andate a vedere l’incremento dei visitatori dei siti degli stessi quotidiani o del Web in generale: chi ci ha guadagnato davvero in temini quantitativi e soprattutto come fonte primaria di notizie? Internet ha stravinto.

foto gazzetta.it

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